Il CWC LNG Fuels Summit è stata l’occasione per fare un’analisi puntuale del mercato e cercare di capire quali siano le leve che possano permettere un utilizzo su larga scala di LNG con tutti gli attori della filiera presenti: dai costruttori delle pompe di servizio ai grandi gruppi industriali quali IKEA e UNILEVR.
Per quanto riguarda il trasporto pesante su gomma, l’Europa non è stata tra i primi a credere all’LNG. Nei primi mesi di quest’anno la tanto vituperata Cina ha messo su strada 201.000 camion mentre in Europa non si ha ancora una copertura sufficiente e uniforme di pompe di distribuzione.
La diffusione di queste è infatti molto legata ai costi di traporto del carburante ed è così che le pompe di servizio esistono in maniera capillare solo nei pressi di terminal portuali LNG al momento presenti solo in Spagna, Francia e Olanda. Paesi solitamente molto attenti ad aspetti ambientale si trovano ad oggi molto in difficoltà nel rendere realtà l’LNG.
La Germania ne è un esempio eclatante: il primo mercato europeo della logistica conta attualmente solo due pompe LNG. In Italia la situazione sta migliorando velocemente anche se nel nostro territorio ci sono solo dieci pompe di rifornimento concentrate interamente nel Nord Italia.
Tra gli speaker invitati a partecipare all’evento anche due aziende italiane che hanno nel loro DNA innovazione e sostenibilità: IVECO, in qualità di azienda costruttrice di veicoli, ed il Gruppo Codognotto, uno dei principali operatori logistici italiani. IVECO è oggi leader del mercato europeo dei mezzi a carburanti alternativi e all’avanguardia per sviluppi tecnologici e performance. Il gruppo italiano è stato più lungimirante dei suoi competitors muovendosi anni fa in una strada non ancora tracciata e puntando con decisione su ricerca e sviluppo.
Il Gruppo Codognotto è stato indicato come benchmarker tra i grandi operatori logistici europei nell’adottare soluzioni green attirando l’attenzione internazionale grazie ad una crescita imponente: da 10 milioni di fatturato nei primi anni 2000 a quasi 200 milioni nel 2016, ed una presenza internazionale in oltre 20 paesi.
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