5 marzo 2017 - I dati del monitoraggio sull’iniziativa “Imprese in ripresa” confermano l’andamento positivo e l’impegno del settore bancario per la sospensione delle rate o l’allungamento dei finanziamenti per le imprese in difficoltà. Al 31 gennaio 2017 sono state accolte 15.196 domande di sospensione del pagamento delle rate per un controvalore complessivo di debito residuo pari a 4,4 miliardi di euro e una maggior liquidità a disposizione delle imprese di 581 milioni di euro.
Inoltre, sono state accolte 4.578 domande di allungamento del piano di ammortamento pari a 975 milioni di euro di debito residuo. L’iniziativa, che rientra nel più ampio “Nuovo Accordo in favore delle piccole e medie imprese” sottoscritto dall’ABI, dalle banche e dalle altre Associazioni di impresa il 31 marzo 2015, prevede la possibilità per tutte le Pmi “in bonis” di sospendere la quota capitale delle rate di mutui e leasing, anche agevolati o perfezionati con cambiali; allungare il piano di ammortamento dei mutui e le scadenze del credito a breve termine e del credito agrario.
L’analisi relativa all’iniziativa “Imprese in ripresa” della distribuzione delle domande per attività economica dell’impresa richiedente evidenzia che:
• il 21,4% delle domande è riferito ad imprese del settore “commercio e alberghiero”;
• il 13,8% delle domande è riferito ad imprese del settore “industria”;
• il 16,8% delle domande è riferito ad imprese del settore “edilizia e opere pubbliche”;
• il 12,2% delle domande è riferito ad imprese del settore “artigianato”;
• il 9,3% delle domande è riferito ad imprese del settore “agricoltura”;
• il restante 26,5% agli “altri servizi”.
L’analisi relativa alla distribuzione territoriale delle domande accolte, per sede legale dell’impresa richiedente, evidenzia che:
• il 64,8% delle domande è riferito ad imprese residenti nel Nord Italia;
• il 20,0% delle domande è riferito ad imprese residenti nel Centro Italia;
• il 15,2% delle domande è riferito ad imprese residenti nel Sud Italia.
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