“Il progetto della Regione Friuli Venezia Giulia di puntare sulla ferrovia nasce dalla constatazione che movimentare le bramme unicamente con la modalità stradale non sia più sostenibile per la collettività e per la sicurezza nella circolazione sulle strade. Per risolvere il problema abbiamo definito un progetto che prevede due fasi operative: nella prima - di rapida attuazione, grazie al contributo in “regime de minimis” con il supporto dei due operatori assegnatari del bando pubblico Inter-rail e Mercitalia Rail abbiamo dato avvio alla fase iniziale di sperimentazione, per poi passare alla seconda fase nella quale rendere strutturale la misura di intervento grazie a contributi della Unione Europea”spiega Graziano Pizzimenti assessore regionale infrastrutture territorio
“Questo nuovo servizio di trasporto ferroviario, peraltro già attivato dall’ex Consorzio ZIAC nei primi anni 2000, va nella direzione della differenziazione dei flussi tra le varie modalità di trasporto, che potranno così garantire una alimentazione programmata dei semilavorati ai laminatoi salvaguardandone l’operatività. Inoltre questa soluzione di trasporto va nella direzione della sostenibilità in quanto toglierà settimanalmente minimo 130-150 camion dalla strada ”puntualizza Tullio Bratta Amministratore Delegato di Inter-rail SpA. La sperimentazione del servizio è iniziata lo scorso lunedì 9 luglio con un primo treno composto da 32 vagoni ed una portata utile di oltre 1.000 tonnellate destinato a due laminatoi. A regime il servizio di trasporto ferroviario sperimentale delle bramme prevede la programmazione ed organizzazione di 4-5 treni alla settimana.
Le società che collaborano alla fornitura del servizio sono oltre alle già citate Inter-rail e Mercitalia Rail (a cui spetta la regia logistica e coordinamento operativo), l’impresa ferroviaria InRail, le imprese di manovra ferroviaria Traction Service e Logica, la Compagnia Portuale di Monfalcone, il Consorzio Commessi Sopraccarichi e il Consorzio Portonuovo di Porto Nogaro.
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