13 ottobre 2017 - "Finché l'Europa mantiene la tonnage tax, gli armatori europei sono in condizione di essere competitivi con gli altri protagonisti del mercato, per questo la maggiore influenza della Cina nel Mediterraneo è una sfida che le flotte europee possono raccogliere". Questa la sfida lanciata ieri a Napoli da Esben Poulsson, presidente dell'International Chamber of Shipping. La Cina e la sua sempre maggiore presenza nel Mediterraneo, è stato uno degli argomenti al centro della prima giornata di Shipping and the Law, la due giorni di convegni sulla navigazione marittima globale organizzato da Francesco Saverio Lauro, avvocato marittimista, giunta alla sua VIII edizione.
"Lo shipping - ha aggiunto Poulsson - è un settore di libero commercio e se sei un operatore e sai fare affari, se ordini una nave al momento giusto e fai scelte oculate avrai successo".
Proprio sugli investimenti si è concentrato Mario Mattioli, nuovo presidente di Confitarma, che ha sottolineato come:
"La crisi ha cambiato il paradigma degli investimenti. Oggi gli armatori fanno investimenti notevoli su singole navi, ma c'è bisogno di grande attenzione, fare un nave sbagliata può decretare quasi la fine di un’impresa. Fortunatamente c'è un forte dialogo con il sistema bancario e le maggiori banche sostengono lo shipping: con l'ABI abbiamo definito le procedure e pur perdurando una situazione di crisi, il sistema bancario ha sostenuto l’Italia più di quanto sia accaduto in altri Paesi".
Mattioli ha anche elogiato il dialogo aperto tra armatori e Unione Europea:
"L'Unione Europea - ha detto - sta lavorando sull'agenda mare e questo è un bene. Abbiamo un impianto di regole nell'Ue che ha consentito di mantenere la competitività della flotta: la tonnage tax consente alle navi europee di competere alla pari con le flotte non-Ue che hanno condizioni favorevoli sia da punto vista della regolamentazione dell'imbarco e degli equipaggi, sia dal punto di vista fiscale. L'Ue considera l'agenda mare una priorità e questo ci fa piacere".
Nella prima giornata di Shipping and the Law la discussione si è focalizzata anche sulle strategie degli armatori per affrontare le nuove regole sul taglio delle emissioni inquinanti:
"Sulla riduzione - ha spiegato Mattioli - delle emissioni si sta facendo molto a livello internazionale, usando carburanti meno inquinanti a basso contenuto di zolfo: siamo nel tempo del gas naturale liquido che è meno inquinante, ma bisogna capire come si muovono le potenze mondiali, sappiamo che in Cina proliferano le centrali a carbone, che sono tra le più inquinanti".
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