La storia di SAAR affonda infatti le sue radici in quella del Porto di Genova, creando una sorta di compartecipazione alle sue vicende storiche. Tutto ha inizio nel 1931 quando la famiglia Piaggio fondò una struttura per l’importazione, lo stoccaggio e gli scambi commerciali dal nome Società Anonime Africane Riunite (oggi acronimo SAAR). Allora si si trovava in Ponte Paleocapa, dietro al lazzaretto che ospitava le navi in quarantena, e che prese in seguito il nome di Calata Sanità.
Nel 1972, Andrea Maria Piaggio, allora AD della Mira Lanza, cedette la società al Gruppo Bonomi che da quel momento, tramite la controllata Saffa, assunse il controllo di SAAR. il punto di svolta per SAAR fu la decisione, nel 1990, di costruire una propria banchina, operazione unica nell’ambito portuale. Ancora oggi SAAR è unico terminalista proprietario dei propri spazi in porto.
“La decisione di acquisire SAAR è stata l’esito felice di una comunanza di interessi e circostanze che hanno riunito alcuni amici. Oltre a me, naturalmente Beppe Costa e Paolo Marsano – spiega Alfredo Companini Bonomi, Presidente della società. – Dal mio punto di vista, nella scelta sono confluite anche motivazioni affettive: c’era il desiderio di veder tornare Beppe Costa e la sua famiglia dalla Spagna, dove erano presenti in quel periodo. Poter creare in Italia i presupposti per un nuovo futuro per i miei nipoti mi stava a cuore”.E la scelta di intraprendere l’avventura è stata lungimirante.
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