In questo modo proprietari e operatori delle unità registrate sotto la bandiera di Panama potranno adempiere in modo semplificato alle prescrizioni della nuova normativa, i cui obiettivi sono considerati strategici dall’amministrazione marittima panamense. Frutto di un lavoro cominciato negli anni ’80, quando il problema fu portato all’attenzione del Comitato ambiente dell’Imo, la BWMC (Ballast Water Management Convention) si pone l’obiettivo di combattere la diffusione di specie acquatiche invasive favorite dal rilascio delle acque di zavorra non trattate.
Queste ultime, utilizzate per garantire la stabilità delle navi, diventano sempre più spesso veicolo di diffusione di organismi “alieni” in grado di devastare gli eco-sistemi locali. Le nuove regole, in particolare, prevedono che tutte le navi impegnate nel commercio internazionale dovranno “trattare” le proprie acque di zavorra per rimuovere, rendere meno dannosi o evitare l’assorbimento o lo scarico di organismi e patogeni acquatici. Inoltre, sarà obbligatorio la presenza a bordo di un registro e di un certificato internazionale attestante il rispetto delle misure previste.
Spetterà agli Stati nazionali l’approvazione dei sistemi di gestione delle acque di zavorra secondo i procedimenti sviluppati dall’Imo. Il problema degli organismi acquatici nocivi nelle acque di zavorra è stato sollevato per la prima volta dall’IMO nel 1988. Da allora il Marine Environment Protection Committee (MEPC) dell’IMO, insieme al Maritime Safety Committee (MSC), ha affrontato il problema, focalizzandosi prima sulle linee guida e quindi sullo sviluppo della nuova convenzione.
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