13 maggio 2017 - Dopo anni di abbandono e degrado, l’area ex Pagnossin torna ad assumere un ruolo centrale a Treviso e nella storia imprenditoriale del territorio. Acquistata nel 2015 dalla holding di Damaso Zanardo, 56 anni, imprenditore di seconda generazione, punta a creare un nuovo modello di logistica per la sanità e il beverage con la Zanardo Soluzioni Logistiche, realtà con quartier generale a Venezia e unità operative nel Nord Italia. L’area ex Pagnossin è oggi oggetto di un progetto a cui è stato dato il nome Open Dream per il quale l’imprenditore veneto ha coinvolto l'Università Iuav di Venezia come coordinatore del progetto. Sulla base di questa idea, il team sperimenta nella pratica, e anticipa, le azioni di scambio e collaborazione tra territorio, Università e impresa fortemente in linea anche con il piano Industry 4.0. Centomila mila metri quadrati, di cui 42 mila di edifici storici: sono questi alcuni dei numeri dell'area industriale dell'ex-Pagnossin, un tempo luogo simbolo della ceramica Made in Italy. Ed è in quest'area che sta nascendo Open Dream, un progetto di riqualificazione di un'area di archeologia industriale che ha, tra le altre, la peculiarità di essere realizzato grazie ad una partnership pubblico-privato con l'ambizione di creare benessere e sviluppo per il territorio. "Si tratta - dichiara il rettore dell'Università Iuav di Venezia Alberto Ferlenga - di un vero e proprio progetto di rigenerazione urbana al quale i giovani ricercatori, lavorando a stretto contatto con Zanardo, stanno dando sostanza progettuale. L'idea è dar vita ad un area che risponda alle primarie esigenze della persona, ravvivando i cinque sensi. L'ambizione è di creare una cittadella nella quale si incontrino food & beverage, ricettività ed eventi con arte e design, dando grande attenzione alle produzioni locali a partire dalla bioagricoltura”.
Eduardo Cagnazzi
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