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Arriva dall’estero il 70% del pesce consumato in Italia


17 maggio 2017 - Altro che chilometro zero. Nel miglio marino la regola non vale, visto che il 70% del pesce consumato sulle tavole degli italiani, proviene dall’estero. Il dato è emerso durante il Salerno Boat Show organizzato dal porto turistico di Marina d’Arechi e conclusosi con un successo di pubblico ben oltre le aspettative. Durante il convegno proposto da Buon Pescato Italiano, l’Associazione che si batte per una valorizzazione delle risorse ittiche del nostro Paese, è stato evidenziato come non solo le quote imposte dall’Unione europea, ma anche alcune storture determinate su queste quote da dati statistici lontani dalla realtà, stiano provocando una contrazione reale del pescato italiano.

Nel corso del meeting a Marina d’Arechi, è stato, a titolo di esempio, evidenziato il caso della flotta tonnara di Salerno (che comprende ovviamente anche Cetara): prima in Mediterraneo sino a pochi anni fa, e distanziata oggi da spagnoli e francesi che hanno catture superiori, solo in virtù di quote e dati statistici molto spesso non rispondenti appieno allo stato reale delle cose.

La Regione Campania ha confermato nel corso del convegno di Salerno di aver appostato 72 milioni di euro sul Feamp, Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, sottolineando la necessità di indirizzare correttamente questi fondi. Il forum sulla pesca e anche sull’educazione alimentare nelle scuole ha confermato una particolare sensibilità alle tematiche ambientali e di valorizzazione del mari di Marina d’Arechi, il porto turistico del gruppo Gallozzi che recentemente ha collezionato la sua terza Bandiera Blu consecutiva. Ció anche nell’ottica di costruzione nelle scuole (numerose scolaresche hanno visitato il porto) di una cultura ambientale e di rispetto del mare che si radichi su una conoscenza specifica anche di fenomeni come quello della pesca.

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