26 Aprile 2017 - Anche quest'anno il Porto di Venezia è protagonista ad Anversa alla fiera internazionale Break Bulk Europe, che riunisce i più importanti player del settore. “Ci presentiamo ad Anversa forti di una crescita consistente (+15%) nel comparto e una vasta serie di imbarchi di break bulk e colli eccezionali messi a segno negli ultimi mesi. Imbarchi così rilevanti da ricordare i fasti del 1200 quando i veneziani trasportarono via mare su delle galee le colonne di S.Marco e San Todaro e la quadriga della Basilica di S.Marco”, ha ricordato il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Pino Musolino presente ad Anversa. Un rimando al passato che si ritrova anche nel logo, nelle grafiche e nei materiali con cui l’Autorità di sistema si presenta in fiera. Tra i colli eccezionali trasportati nel 2016/17 vanno infatti ricordati il gigantesco boiler partito per gli Emirati Arabi (così grande da richiedere la nave più larga mai arrivata alle banchine veneziane) 4 reattori dal peso complessivo di 3.600 tonnellate diretti in Malesia due dei quali prodotti a Mantova e arrivati a Venezia via fiume, una lunghissima colonna “gas absorber” (30 metri) destinata a Port Said, movimentata in tempi record. A questi vanno aggiunti i recenti trasporti eccezionali in export di yacht e maxi yacht che hanno richiesto particolare attenzione ed expertise specializzate visto il loro pregio. L’appuntamento di Anversa è stato scelto per l’annuncio ufficiale dell’attivazione da maggio 2017 di due nuovi servizi marittimi, entrambi di rilevante importanza per lo sviluppo del porto del Veneto. Il primo, segna l’apertura di un nuovo comparto di traffico, quello degli autoveicoli. A darne l’annuncio, Peter Menzel, Direttore commerciale di Neptune Lines, compagnia leader nella logistica degli autoveicoli, il cui core business si concentra su Mediterraneo e Mar Nero, servendo oltre 20 mercati e 30 porti chiave in quest’area. Il secondo servizio è un “grande ritorno”: a maggio 2017 torna infatti il servizio diretto col Far East operato dalla Ocean Alliance, sospeso nei mesi invernali per un calo strutturale della domanda e oggi ripristinato confermando Venezia e l’Adriatico quale terminale marittimo della Via della Seta del XXI° secolo.
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